Simona senza tempo dentro la sua casa senza tempo.
La mia casa ha perso il tempo.
E’ sempre in ritardo, ma anche in anticipo. Questo dipende dai punti di vista: in ritardo per un oggi, presente che non esiste, in anticipo per un domani, futuro che non c’è.
Le lancette si sono fermate. Tutte insieme.
Quelle dell’orologio grande e giallo in cucina, che, tra l’altro, non mi è mai piaciuto, sia perché orologio, sia perché di colore giallo. Si sono fermate: avevano il fiatone alle 7, alle 8 ci arrivavano con delle riserve disumane di acido lattico nel tricipite lancettino - formato dai 3 capi, lungo delle ore, medio dei minuti, corto dei secondi – per poi arrestarsi, indurite da atroci crampi alle 9. E non ci son massaggi che tengano. Solo ritardo. In reparto, la mattina.
Quelle della sveglia Ikea70cents. Toni validi, bradicardici, aritmici, pause apparentemente libere. Stacco il fonendoscopio e decido di attaccarle gli elettrodi per effettuare un ECG, così al volo, e vedere di capire di che si tratta. Ecco: TIC TAC – TIC TAC – TIC … - TIC TAC – TIC TAC – TIC … - e così via.
Mumble, muble. Se non ricordo male dovrebbe essere un Blocco di II grado, un Mobitz 2. Eh, sì, perché l’intervallo TIC-TAC è sempre lo stesso, ma con un periodismo di 2:1, al complesso TIC non segue il complesso TAC. Non conduce. Vuol dire che alla depolarizzazione della pila, non corrisponde una contrazione delle lancette.
Troppe anomalie e tutte insieme. Insomma, e se fosse qualcosa di grave?
Così decido di fare qualche ricerca su internet e capire se è una patologia e quale sia la gravità effettiva. Capendo cosa è, forse potrò anche carpirne la cura.
Così decido di fare qualche ricerca su internet e capire se è una patologia e quale sia la gravità effettiva. Capendo cosa è, forse potrò anche carpirne la cura.
Digito allora l’elenco di sintomi e segni riscontrati sul motore di ricerca e, subito, come primo risultato, compare Simopedia, di cui riporto:
“Sindrome temporale: condizione medica, classificata come un disturbo ereditario del tempo a disposizione, che in primo luogo colpisce l’umore e l’anima (sistema antropocentrico), gli occhi (sistema visuo-reale), il cuore ed i sentimenti (sistema cardiovitale), i muscoli (sistema inerziale). Il nome deriva dalla condizione sociale TIF (Tempo Inutilmente Frenetico), che già in tempi lontani descrisse un soggetto di indifferente età, il cui umore era sempre non collaborante e intollerante, la cui anima era fredda e malnutrita, i cui occhi rivelavano la presenza di depositi bilaterali di color grigionebbia (noduli di Angst-Verdacht), bradiaritmie ed aterosclerosi sentimentale (infarcimento della tonaca superficiale dei sentimenti con grassi saturi, a causare occlusione del lume della ragione o ictus amandi, a genesi trombo embolica), la cui atrofia muscolare lo costringeva all’immobilità e la spina dorsale si curvava alle minime difficoltà, anche quelle inesistenti.
Altre condizioni sociali, come, ad esempio, TPPCC (Tempo Perso Per Cose Caduche) e IONM (Inseguo Ore Non Mie), descrissero pazienti che oltre a similari mutazioni nello scheletro, avevano anche anormalità in diverse parti del corpo.
Vi sono più di cento difetti ereditari della gestione del proprio tempo che possono far ricordare da vicino la sindrome temporale.
Vengono definiti "ereditari" poiché tutti hanno le loro basi in un errore di educazione alla vita (mutazione dei valori di una persona) e, poiché i parenti hanno geni in comune, queste condizioni possono colpire più di una persona in una famiglia. Il sistema gestionale del proprio tempo può essere considerato come un tessuto di supporto degli organi e del corpo in generale. Alcune componenti di questo sistema gestionale si comportano come una colla, altri come una impalcatura ed altri permettono l' espansione e la contrazione delle idee e delle tolleranze.”
Uhm, forse non è ciò che cerco. E cambio pagina, pensierosa: vale solo per gli uomini o ne è suscettibile anche la popolazione inanimata?
E se fosse trasmissibile?
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