sabato 12 novembre 2011

God save the queen



C'è l'anziana signora che mi racconta senza vergogna dove destina la sua misera pensione. La dà ad uno dei suoi figli, che non riesce ad arrivare a fine mese, fra spese e prole da sfamare. Lei si accontenta di poco: vive con l'altro figlio, che "un piatto caldo" non glielo fa mai mancare. Ora, però deve effettuare delle spese urgenti, ma tiene duro, fino a fine mese, che arriva la pensione e può impiegarne 100 euro per far fronte alle necessità, mentre il resto lo darà al figlio. Soffre di cefalee ricorrenti, ma preferisce non comprare l'antidolorifico con la ricetta bianca che le abbiamo prescritto, perchè dovrebbe pagarlo a prezzo pieno ed anche 4 euro, ora, per la salute, non sono previste. No, ma va bene così, "non ci lamentiamo, perchè un piatto caldo non manca mai".


C'è il ciclista dell'una di notte, che arriva avvolto nel buio nel parcheggio desolato e pieno di sporcizia del Mc Donald. In sella alla sua bici, rovista uno ad uno i cestini della spazzatura, alla ricerca di qualche avanzo di cibo, avendo cura, lui, di rimettere a posto l'immondizia, proprio come non fanno, invece, tutti gli affamati avventori che scaricano tonnellate di cartacce e di avanzi, comodamente per terra, fuori dal finestrino della loro auto coi cerchi in lega. Cerca resti da mangiare, ma non sembra trovarne. Da un'auto di tamarri di periferia, esce un giovane tamarro di periferia che lo raggiunge, porgendogli un panino nuovo di pacca, non ancora morso, il suo "spuntino di mezzanotte". L'attempato ciclista non la smette di ringraziare e di scusarsi per il disturbo e la sua voce è un misto di meraviglia ed umiltà, di sollievo e gratitudine. Il tamarro di periferia ha la voce cordiale ed alle scuse del ciclista risponde con un semplice e spiazzante "Non ti preoccupare, è normale".




E' normale.

Quando uno dice la crisi.

Non ti preoccupare.

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